Circolare con auto d’epoca e auto storica: scopri le normative
Circolare con auto d’epoca e auto storica: scopri cosa dice il Codice della Strada e quali pagamenti sono previsti.
Occorre conoscere bene le regole. Ci sono, infatti, delle differenze tra i due tipi di veicoli sia per quanto riguarda le caratteristiche che in merito agli obblighi in capo ai possessori.
Circolare con auto d’epoca e auto storica in modo corretto
L’articolo 60 del Codice della Strada fornisce informazioni dettagliate a chi possiede un’auto storica o un’auto d’epoca.
Per quanto riguarda la circolazione, è fondamentale sapere che l’automobile considerata d’epoca non può più viaggiare su strada. Questo tipo di veicolo, infatti, è cancellato dal PRA e autorizzato soltanto alla partecipazione di eventi o mostre.
La vettura d’epoca va iscritta su appositi registri previsti dalla legge, dopo essere stata controllata da un tecnico della Motorizzazione Civile. La partecipazione ad un evento, inoltre, è sempre subordinata al rilascio di un certificato e di una targa provvisoria da parte della Motorizzazione stessa.
L’auto storica, invece, può circolare su strada se in possesso di certificati ed autorizzazioni obbligatorie. I requisiti di circolazione sono innanzitutto controllati dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici. Successivamente è rilasciata la carta di circolazione, che prevede la revisione ogni 2 anni.
Attenzione al bollo: è obbligatorio!
Per circolare con auto d’epoca e auto storica è obbligatorio il pagamento del bollo. Secondo la legge di Stabilità in vigore dal 2015, infatti, il bollo è previsto anche per questi particolari veicoli.
Per poter risparmiare, il possessore può cercare in modo più attento la giusta assicurazione con offerte appropriate.
Per saperne di più:
- Art. 60, Codice della Strada
- Per la differenza tra auto storiche e auto d’epoca: motori.virgilio.it
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